Pranzo in trattoria toscana
Diamo una rispolverata agli antichi piatti della tradizione toscana.
Ci sono ricette che fanno da ponte tra generazioni, che uniscono classi sociali e culture diverse, ricette che non possono mancare nel menu di un autentica trattoria la toscana.
Sono piatti semplici frutto solo del tempo e d’amore.
Iniziamo per prima cosa, giustamente, con un bel tagliere : già sentire il magnifico odore delle fette di salame che escono dall’ affettatrice è una medaglia che mi fa ripensare a quando ero bambino e mi portavano in gastronomia fare merenda tra profumi inebrianti di salami, prosciutti, capocolli, salcicce e formaggi stagionati. Nel pasto toscano vero il tagliere non può mancare. I primi piatti: iniziando da quello che meglio rappresenta i profumi dell’orto toscano :la ribollita.
La ribollita dei contadini: pane senza sale raffermo , cotta a legna con cavolo nero che abbia preso una bella gelata e fagioli buoni. Cotta in una lunga ed estenuante lavorazione una pietanza che è un inno alla pazienza. Poi passiamo al picio cacio e pepe: un lontano parente dello spaghetto già tanto apprezzato dagli etruschi.
Con la pancia che sarebbe già piena a questo punto del pranzo passo ai secondi:la tagliata uno dei piatti che mi hanno sempre fatto gola.Rucola e parmigiano, al tartufo, con il lardo, comunque la si metta sempre una soddisfazione per il palato, vuoi per la consistenza tenera che si squaglia in bocca e per quel mix meraviglioso di crudo e cotto. Passiamo ora ad un altro secondo popolare molto particolare che è la trippa. Ogni città e ogni paese ha la sua variante alla fiorentina, la romana, la milanese, a Siena si usano due tipi di trippa la cuffia e il 100 peli di bovino e soprattutto si usa aggiungere salsiccia pecorino e talvolta il peperoncino. La trippa alla stessa composizione della carne di vitello con il 18 per cento di proteine e solamente al 4 per cento di grassi quindi la possiamo magiare senza tanti sensi di colpa. Concludo il pasto rigorosamente con cantuccini e vinsanto e come se no una puntina di dolce che da un tocco di classe finale